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Argomento: videosorveglianza

Decisioni

Auto rigata darò diritto a vedere le immagini della telecamera (TAR, Campania, 2608/23)
Deve essere garantito ai richiedenti l'accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici.

Decisioni

Spiare dipendente con GPS non viola vita privata se .. (Corte EDU, Florindo, 2022)

Non viola Convenzione EDU legittimità di un licenziamento di un dipendete per dati ottenuti da GPS dal datore di lavoro a patto che .. 

Decisioni

Videosorveglianza esclude furto aggravato solo se .. (Cass. 37901/22)

Furto con sistema di videosorveglianza è aggravato dalla publica fede a meno che i controllo sia particolarmente stringente. 

Decisioni

Telecamera nascosta in bagno, è reato (Cass. 17065/22)

E' reato la installazione di telecamere in un bagno per dipendenti.

Decisioni

Videosorveglianza condominiale, legittimo inquadrare pianerottolo e spazi comuni (Cass. 3255/21)

Filmare pianerottoli, scale, poarcheggio condomniale non è reato.

Decisioni

Impianto audiovisivo e controllo dei lavoratori: quando è reato? (Cass. 3255/21)

L’installazione di impianti audiovisivi di controllo senza accordo con i lavoratori è reato, ma non sempre. 

Decisioni

Furto in stazione di servizio videosorvegliata è aggravato (Cass. 35909/20)

Solo una sorveglianza specificamente efficace nell’impedire la sottrazione del bene consente di escludere l’aggravante dell'esposizione a pubblica fede.

Decisioni

Videoregistrazioni in condominio sono prove (Cass. 32544/20)

Videoregistrazioni provenienti da privati, installate a fronte anche di esigenze di sicurezza delle parti comuni, possono acquisite come prove documentale.

Decisioni

Fare un video di uno stupro è comportamento punibile? (Cass. 29096/20)

Vilmare uno stupro di grippo costituisce connivenza non punibile o rafforzamento del proposito criminoso?

Decisioni

Dati di traffico disponibili per intelligence contrari al diritto UE: prove inutilizzabili (CGUE, 623/17 - 511/18)

La direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche e la Carta dei diritti fondamentali ostano ad una normativa nazionale che impone ad un gestore di reti di comunicazione elettronica l’obbligo di fornire alle agenzie di sicurezza e di intelligence di uno Stato membro dati di comunicazione in massa che implicano la loro previa raccolta generalizzata e indifferenziata..  

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